il disegno e la fantasia

smaccamondi

Con la carta e una matita,

stretta bene fra le dita,

puoi volare in mezzo al mare

e nel cielo poi nuotare.

 

Se la fantasia ti assiste

non sarai poi tanto triste

perché avrai divertimento.

Sarà bello ogni momento

 

perché disegnar potrai:

un bell’albero a Shangai,

verdi prati, fiorellini,

sei bambini birichini,

 

una pace pacifista,

tanti dolci in una lista,

desideri a non finire,

far la guerra scomparire.

 

Ma perché sei ancora là?

Fai un salto, vieni qua!

Prendi un foglio, una matita

e disegna la tua vita:

 

bei colori divertenti,

bei pensieri in mezzo ai denti,

tanti abbracci intorno a te

con amore e due bignè…

Il disegno e la fantasia

 

la scampagnata

smaccamondi
Ecco Pasqua, siam contenti
saran giorni divertenti:
pronti per la scampagnata
con panini e una frittata…

 

con le bici ben legate
due palloni, tre risate,
colazione appena fatta
ha mangiato anche la gatta.
Siamo tutti un po’ agitati
ben felici ed eccitati
con la mamma che controlla
dove stan: la pastafrolla,
acqua, vino, merendine,
succhi, frutta, patatine,
le valigie caricate,
giochi, libri, cioccolate,
medicine e poi cerotti
per ginocchi un poco rotti.
C’è qualcosa che non va
la bambina non è qua?

 

Certo è lì sul seggiolino
con in mano il pupazzino
gli occhi rossi ed è un secondo
che le casca un poco il mondo…

 

mamma mesta che esce piano
sulla fronte la sua mano
per la febbre scotta tanto,
quasi quasi le esce un pianto

 

ecco invece un bel sorriso
che le illumina quel viso:
è il fratello, divertito
perché subito ha capito

 

ora è un poco più tranquilla
sembra anche un po’ più arzilla…
così tutti sul tappeto
con il gatto ben mansueto

 

a mangiare un buon panino
con un po’ di pecorino.

La scampagnata

cibo benedetto

smaccamondi

Ecco qua la minestrina

al bambino, alla bambina:

la verdura ben lavata,

le carote, la frittata,

 

poi un gambero al guazzetto,

di carciofi proprio un etto,

due finocchi, un baccalà

oh ma che golosità!

 

Uova, fichi, proteine,

carboidrati, vitamine.

Dopo il pasto un pisolino

poi un gioco col nonnino.

 

Cosa mangia il tuo bambino?

Pane con il pecorino

e la pappa al pomodoro,

poi la fetta di Pandoro.

 

Mangia giusto, mangia bene

cibo sano che sostiene,

a Natale o ferragosto

melanzane cotte arrosto,

 

della nonna i buon tortelli,

anche a Pasqua, coi piselli

prima forse lo stufato

poi un po’ di cioccolato…

 

finalmente la sorpresa

dentro l’uovo, con l’attesa

circondati dall’affetto

con l’ulivo Benedetto.

 

la spesa

smaccamondi
In un giorno di coraggio
forse non ti senti saggio
ma lo fai! Hai già deciso
sul tuo viso un bel sorriso.

 

Lui ti guarda, non capisce
con la sua maglietta a strisce
sembra un angelo, lo adori
ogni volta t’innamori.

 

Dai, si parte con la lista,
se riesci è una conquista:
col bambino, un aeroplano
e il carrello sotto mano.
Scegli bene un po’ di frutta,
pasta per la pastasciutta,
carta igienica, un dolcino
giri l’occhio sul bambino
e lo guardi di sfuggita
ha qualcosa fra le dita…
è questione di un secondo
tu sei proprio moribondo,
lui è lì con gli occhi blu
ah, beata gioventù!
Pieno sì di cioccolato
sui capelli, sul palato
non più strisce ha la maglietta
cioccolosa la scarpetta…
poi il terrore è lì d’un lampo
e lo stomaco ha il suo crampo

 

chè t’accorgi: dietro a voi
ciocco ha invaso i corridoi!
Il negozio è ben dipinto,
Si, tuo figlio s’è distinto!
Allo scaffale chiedi soccorso
d’un poco d’acqua vorresti un sorso…
così pian piano scivoli giù
ti raccomandi anche a Gesù…
il tuo bambino ti vede star male
lascia l’aereo sullo scaffale
e poi deciso, senza paura
ti viene incontro con disinvoltura
ti dà un bacione, t’abbraccia tutto
il cioccolato è dappertutto!
Ma che giornata, l’avresti mai detto?
Ma guarda un poco… quel piccoletto,

 

non puoi nemmeno tanto arrabbiarti:
puoi il cioccolato sul viso… leccarti!

donne

smaccamondi

Alte, basse, larghe, strette

sono tutte un po’ perfette…

hanno su gli smalti blu,

certe indossano il tutù.

 

Sia portando gonne strette,

pantaloni o camicette…

sono sempre in gioventù

da Milano a Cefalù.

 

Su quei tacchi sanno stare

in montagna e pure al mare.

Mentre affettano il finocchio

sui tre pargoli hanno l’occhio.

 

Loro tutto sanno fare:

un leone anche domare,

saltellando su un ginocchio

si contemplano un Verrocchio.

 

Sono super, sono amate

mamme, nonne, fidanzate

ci son sempre anche per te

fanno tutto, anche il caffè!

 

Son grintose, intelligenti

te lo scrivo fuor dai denti…

sono in nero o colorate

sempre sì, desiderate.

 

E avrei da scriver tanto!

Melodia a un solo canto:

osannar quegli angioletti

ogni tanto… diavoletti!

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la crescita

smaccamondi

Cacca, puzza, via di lì…

il vasino è questo qui,

fino all’orlo è già ben pieno

lo pulisco in un baleno!

 

Com’è grande, sembra ieri

ma tu guarda che pensieri:

era piccolo indifeso

e da tutti un po’ conteso,

 

ti guardava e sorrideva

anche quando non pioveva,

ti guardava e ti squagliavi

un po’ scemo si sembravi.

 

Ha iniziato a gattonare:

stavi sempre lì a filmare

poi la pratica, e voilà

sempre con abilità.

 

Ora lascia il pannolino

perché usa già il vasino…

e lo sai che arriverà

il bel giorno che amerà

 

e camminerà all’altare

per potersi maritare!

Ma che fai? Ma non lo vedi?

E’ lì che ti guarda, in piedi:

 

ha un po’ l’aria si confusa

sembra che cerchi una scusa

guardi in basso e poi capisci

quasi, quasi preferisci

 

che la sua pipì sia lì

lì per terra, a mezzodì!

Cresci piano mio bambino

cresci lento nel lettino

 

vivi a fondo nel frattempo

che di crescere… c’è tempo

La crescita

 

l’attesa

smaccamondi

Siam tre piccoli fratellin

siamo tre, gemellin…

mai nessun ci dividerà

Trallallallalla

 

L’arrivo d’un fratellino è dirompente!

tutti dicon che sarà divertente…

ma i loro sguardi sono un po’ strani

sembra che annuncino cento uragani.

 

Non sai davvero cosa ti aspetta

con quella pancia non più pancetta.

Pensi ci sia un regalo a sorpresa…

lunga, lunghissima sembra l’attesa.

 

E poi la cosa peggiore di tutte

fra le notizie belle e anche brutte

è che i tuoi giochi non sono più tuoi!

Subito servono i supereroi!

 

Conoscerai dolori mai avuti

tutti i piaceri saranno perduti!

Ecco quel giorno tanto temuto.

Quando lo senti, quell’urlo acuto:

 

è un mostro enorme, forse un gigante

con il suo pianto ben assordante.

Con la tua spada lento cammini

passi attraverso tanti lettini

 

finchè non vedi la tua cara mamma

che sembra uscita da un melodramma!

Oh poverina, ha dovuto sfidare

proprio quel mostro e poi lottare

 

chissà se ha vinto, la vedi, è stanca

è un poco rossa e un poco bianca…

un’infermiera poi entra e mi guarda

ha un fagottino con una coccarda:

 

quindi è un regalo, non può esser brutto

magari è buono, forse un prosciutto…

guardi un po’ meglio: una bambolina?

Però si muove… ma è una bambina?

Che scherzo è questo, cosa combina?

E’ lì che dorme piccina, piccina.

Sei lì che pensi a cosa puoi fare…

ora la mamma ti vuole baciare

 

tu ti avvicini, un po’ guardingo

pronto alla guerra, come un vighingo

ma com’è brutta, tutta grinzosa

la senti anche male odorosa

 

stai alla larga, è meglio, per ora

forse col tempo, pensi, migliora…

così col babbo vai al ristorante:

e mangi una pizza super gigante!

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febbraio

smaccamondi

E’ un mese molto ricco:

e io allegra mi ci ficco

poi sorrido, mi travesto

e di certo non mi arresto.

 

Si che vado al Carnevale

ben vestita da stivale

o da guanto, da folletto

e non vado mai a letto…

 

così in mezzo ad altra gente

non fa male manco un dente

sempre scherzo a più non posso

con un tizio tutto rosso

 

che mi sembra un pomodoro

e poi giusto… m’innamoro!

Ma guardate la fortuna:

io che andavo sulla luna

 

a cercare il grande amore

e lo trovo agricoltore

travestito da un’ortaggio

che mi sembra un bel miraggio!

 

Ecco invece è proprio qua

è lui si, che m’amerà.

Cosicchè S.Valentino

lo festeggerò a Berlino.

 

Ma tu guarda ‘sto febbraio

sembra proprio tanto gaio:

io mi fermo al Carnevale

e d’un tratto Amor, m’assale!

Febbraio

 

vedo un baffo

smaccamondi

Vedo un baffo, anzi due

non è l’oca non è il bue:

il suo passo è ben felpato,

il casato è blasonato.

 

Come sfinge è si fiero

coi suoi baffi da sparviero,

per più giorni può dormire

zitto, non si fa sentire.

 

Della casa è il sol padrone:

dorme sempre sul maglione

che si trova sul divano

dove tu ti siedi, invano…

 

lo fai sempre con coraggio,

riposare è un po’ un miraggio

con un balzo repentino

lui è già lì, sul tuo pancino.

 

E’ anche un gran divertimento

slitta lui sul pavimento

per rincorrer la pallina

o un pupazzo di gallina.

 

E’ anche un gran bel coccolone

vuol carezze a profusione!

Quando bene non ti senti

con lui sempre ti addormenti…

 

Le sue fusa ha in agguato

è un compagno ben fidato

è il gattone che ami tanto

ti sta sempre ben accanto

Gatto

 

solo numeri

filastrocche e illustrazioni, smaccamondi

Questa filastrocca vuole rammentare

all’Italia, all’Europa, a chi vuole ascoltare:

non basta ricordare in un giorno di memoria

perché, comunque agiamo, facciamo noi la Storia.

 

E’ ancora ben recente il numero marcato

impresso sui ricordi di chi non ha vissuto

il senso di una vita per sempre sì, negato

chè i loro grandi sogni non abbiam conosciuto.

 

Ed oggi son tornati forse per riscattarci

per darci modo ancora un po’ di rimediare.

Son con i loro figli ancora a rammentarci

son con le mamme, i nonni che provano a gridare.

 

Anche questa Famiglia dev’esser ben difesa:

perchè ha la dignità e ancor si sente viva,

perché cerca l’amore in un mondo d’offesa

e trova ancora morte a un metro dalla riva.

 

E anch’io ben mi detesto perché non so che fare

le prime volte piango poi l’egoismo arriva

dai miei pensieri sì mi lascio sormontare

così la mia coscienza sta in fondo a quella stiva.

 

Il cuore si atrofizza perché non vuol soffrire

non vuol vedere niente, non vuol proprio capire

che anche grazie a me quell’innocenza muore

e loro stanno lì, col numero sul cuore.

Solo numeri